Descrizione
Non essendo stata menzionata dallo storico Angius, nell'Ottocento doveva essere già scomparsa. Nel 1950 grazie ad un gruppo di volontari e alle generose contribuzioni dei Sanvitesi venne riedificarta a breve distanza, in un altro sito, ai piedi del Monte Lora, venne aperta e benedetta nel 1952.
L'aula ad unica navata è movimentata da due pilastri posti a sostegno della copertura a doppia spiovenza. La pavimentazione è in battuto di cemento armato ed in prossimità della parete di fondo, è collocato l'altare. L'esterno è caratterizzato dalla medesima semplicità che troviamo all'interno: la facciata ha un portale rettangolare a due battenti, una piccola finestra circolare ed una modesta croce metallica issata al culmine del tetto. Sul retro, nel bordo inferiore della falda destra, un campaniletto a torretta con fenditure triangolari e copertura piramidale, che ha sostituito il vecchio a vela, che si trovava collocato sulla facciata. In prossimità dell'ingresso, una monumentale mensa d'altare, utilizzata per le celebrazioni all'aperto. Il simulacro ligneo del titolare, fu realizzato da G. Stuflesser di Ortisei, sul disegno del pittore e scultore don Egidio Manca di Tertenia.
La festa
I festeggiamenti si tengono la terza domenica di maggio. Alla vigilia la statua che è normalmente custodita in parrocchia, viene portata alla sua chiesetta, in processione.
Come si raggiunge
A 6,5 km da San Vito, sulla sinistra della Statale 387 per Villasalto e Ballao. Il suggestivo percorso panoramico costeggia il Flumendosa, che è il secondo fiume della Sardegna. Alle spalle della chiesa si staglia la conformazione granitica del Monte Lora, che sembra raffigurare la sagoma di un profilo femminile
Modalità d'accesso
Ingresso piano terra tramite una rampa di scale, si arriva all' luogo tramite una strada sterrata, non presenta rampe per persone con disabilità.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 17 novembre 2023, 12:33